Cosa sono e a cosa servono i certificati di investimento

Sempre più investitori stanno optando per i certificati di investimento, prodotti molto in voga che però non tutti conoscono in maniera approfondita. Vediamo quali sono le loro caratteristiche: anzitutto bisogna ricordare che i certificati sono prodotti finanziari molto versatili ma altrettanto complessi, che richiedono una buona competenza finanziaria di base. Tecnicamente si tratta di una combinazione di contratti finanziari incorporati in un unico titolo e negoziabili come un’azione: il loro prezzo deriva dal valore di mercato di una o più attività sottostanti, che possono essere azioni, interi indici, valute, materie prime.

DIVERSE TIPOLOGIE PER VARIE ESIGENZE

Banche e istituzioni finanziarie costruiscono i certificati di investimento e poi si occupano del loro collocamento in Borsa: questi prodotti vengono negoziati su mercati specifici come il SeDeX di Borsa Italiana o il Cert-X di EuroTLX. Ne sono disponibili diverse tipologie, in grado di soddisfare varie esigenze di rischio e rendimento. Grazie a queste caratteristiche sono particolarmente appetibili per i clienti privati, con qualche rischio che va certamente approfondito col vostro consulente finanziario.

 

PRODOTTI FACILMENTE ACCESSIBILI, MA COMPLESSI

Da alcuni anni i certificati sono tra i prodotti più venduti alla clientela privata retail nelle reti bancarie: ma non bisogna dimenticare che dal punto di vista tecnico sono derivati cartolarizzati, prodotti che quindi possono raggiungere notevoli livelli di complessità. Proprio questa caratteristica li rende in grado di contribuire alla realizzazione di strategie potenzialmente in grado di generare rendimento anche in condizioni di mercato complesse.

Dopo l’emissione i certificati sono quotati sul mercato, e quindi facilmente accessibili agli investitori, anche tramite le piattaforme online fornite dalle principali banche. Per questo motivo la tentazione del “fai-da-te” può essere forte, ma bisogna considerare i rischi, legati appunto in primis alla loro complessità, che varia molto a seconda delle diverse strutture presenti sul mercato.

 

NUMEROSI VANTAGGI, MA ATTENZIONE AI RISCHI

I certificati di investimento sono strumenti flessibili, che grazie al vasto range di sottostanti investibili consentono agli investitori di prendere esposizione a un’ampia gamma di asset class: indici tematici, valute, tassi d’interessi, commodity, preziosi, titoli industriali, energetici, equity Usa. Attraverso i certificati un investitore retail può, anche con una piccola cifra, accedere a strategie alle quali in passato avevano accesso solo investitori istituzionali.

Sono strumenti flessibili perché gli stessi investitori istituzionali, in base alle esigenze della clientela, contattano gli emittenti e commissionano la costruzione di certificati con determinate caratteristiche. Sul mercato sono disponibili strumenti adatti a ogni profilo di rischio: i prodotti a leva offrono la possibilità di ottenere rendimenti (ma anche rischi) superiori rispetto al sottostante, mentre altri certificati sono più adatti ai cosiddetti investitori “cassettisti”. Tra i prodotti più richiesti sul mercato ci sono i certificati a capitale garantito e quelli a cedola.

ACCERTARSI DI AVER COMPRESO BENE COSA SI STA COMPRANDO

Qualunque sia la vostra preferenza, è importante sapere cosa si sta comprando: se l’investitore non è in grado di comprendere fino in fondo come è strutturato il certificato rischia di trovarsi a fronteggiare perdite inattese, che possono essere anche consistenti. Per questo motivo il consiglio a chi si approccia a questi strumenti è di farsi spiegare bene dal proprio consulente o dalla persona di riferimento in banca la struttura del prodotto ed eventualmente chiedere un secondo parere: in ogni caso, di non sottoscrivere nulla che non si sia perfettamente compreso.

 

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