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Fondo Pensione e Riscatto di Laurea: strategie per una pensione sicura

Il Fondo Pensione e il Riscatto di Laurea sono due opzioni spesso paragonate poiché mirano entrambe a garantire vantaggi pensionistici. Tuttavia, per determinare quale sia più conveniente, è essenziale esaminare la propria storia contributiva e stabilire chiaramente gli obiettivi desiderati.

Il Riscatto di Laurea coinvolge il versamento di una somma all’INPS per gli anni di studio da considerare come contributivi, consentendo di colmare questo periodo come se si fosse già iniziato a lavorare durante gli anni universitari. Questo offre la possibilità di raggiungere due obiettivi principali: anticipare il pensionamento e/o aumentare l’importo della pensione.

D’altra parte, il Fondo Pensione implica il versamento periodico di contributi che vengono investiti sui mercati finanziari, garantendo diversi vantaggi fiscali. L’obiettivo è integrare la pensione pubblica, offrendo un’opportunità di risparmio a lungo termine.

Pertanto, per valutare la convenienza tra questi due strumenti, è fondamentale stabilire chiaramente gli obiettivi desiderati.

Funzionamento del Riscatto di Laurea

Il Riscatto di Laurea permette di convertire gli anni di studio universitario in anni computabili per il raggiungimento dei requisiti pensionistici, previo pagamento di un contributo. Questa possibilità è concessa solo a coloro che hanno conseguito il diploma di laurea, escludendo coloro che non hanno completato il corso di studi universitario. Inoltre, è necessario che durante il periodo da riscattare, la persona non fosse contemporaneamente studente e lavoratore.

Il costo del riscatto dipende dalle regole che disciplinano il calcolo della pensione, sia con il metodo retributivo che con quello contributivo, considerando anche la temporalità dei periodi oggetto di riscatto. Se i periodi da riscattare rientrano nel “regime retributivo“, il calcolo dell’importo da versare dipende da vari fattori, come l’età, il genere, l’anzianità contributiva totale e le retribuzioni degli ultimi anni. Nel “regime contributivo“, invece, l’importo del riscatto si calcola applicando all’ultima retribuzione annuale l’aliquota contributiva vigente al momento della richiesta.

Riscatto ordinario e riscatto agevolato

Oltre al riscatto ordinario, esiste un’altra opportunità chiamata riscatto agevolato, disponibile per i periodi di studio soggetti al regime contributivo, a partire dal 1° gennaio 1996. In questo caso, l’importo da versare è calcolato in base al minimo contributivo degli artigiani e commercianti nell’anno della richiesta, e all’aliquota di calcolo delle prestazioni pensionistiche nello stesso periodo, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD). Nel 2024, il reddito minimo annuo considerato è di 18.415 euro e il costo del riscatto agevolato è di circa 6.076 euro per ogni anno di durata legale del corso universitario. È importante notare che il costo del riscatto può essere dedotto completamente e può essere pagato a rate senza interessi entro un massimo di 10 anni.

I due obiettivi principali del riscatto di laurea sono anticipare il pensionamento, aumentando l’anzianità contributiva necessaria per soddisfare un determinato requisito pensionistico e aumentare l’importo della pensione, fornendo anzianità contributiva aggiuntiva per il calcolo della prestazione pensionistica. Tuttavia, non è garantito raggiungere entrambi gli obiettivi, poiché dipende dalla storia contributiva di ciascun individuo. Ad esempio, per coloro che hanno iniziato a lavorare tardi, aggiungere anzianità contributiva potrebbe non essere vantaggioso se è più facile ottenere la pensione basata sull’età. Al contrario, per coloro che hanno iniziato a lavorare subito dopo la laurea, il riscatto potrebbe essere utile per anticipare il pensionamento.

 

Funzionamento del Fondo Pensione

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Il fondo pensione opera come un contenitore in cui confluiscono i contributi versati dall’iscritto, i quali vengono successivamente investiti sui mercati finanziari, seguendo specifiche regole e profili di rischio/rendimento variabili. La posizione finale del partecipante dipende da diversi fattori, tra cui l’importo totale dei versamenti effettuati, la tipologia di pensione integrativa scelta, la durata del periodo di contribuzione, i costi associati alla partecipazione al fondo pensione e i rendimenti ottenuti dagli investimenti (al netto della tassazione).

 

Chiunque può aderire a un fondo pensione, beneficiando di una serie di agevolazioni fiscali durante tutte le fasi di partecipazione, dall’esonero fiscale sui contributi versati fino alla tassazione agevolata al momento della percezione della pensione. Il costo dell’adesione al fondo pensione varia in base alla tipologia di piano pensionistico scelto ed è indicato dall’Indicatore Sintetico dei Costi (ISC), che può essere confrontato tramite il comparatore dei costi disponibile sul sito dell’Autorità di Vigilanza. È possibile contribuire al fondo pensione versando sia i propri contributi personali che il TFR (per i lavoratori dipendenti) e in alcuni casi è previsto anche un contributo da parte del datore di lavoro.

 

I vantaggi del Fondo Pensione

 

L’obiettivo della previdenza complementare è integrare la pensione pubblica accantonando una parte dei risparmi a lungo termine. Questo permette all’individuo di accedere a prestazioni aggiuntive prima di raggiungere i requisiti pensionistici completi. Molte persone credono erroneamente che i soldi messi da parte nella previdenza complementare siano bloccati fino al momento del pensionamento. In realtà, questi fondi possono essere utilizzati durante la vita lavorativa, anche se ci sono regole specifiche da seguire e situazioni particolari da considerare. È possibile richiedere anticipazioni, riscattare il valore accumulato o trasferire i fondi in altri investimenti o forme di pensione. Quando si cerca di integrare la pensione di base, è importante confrontare gli effetti finanziari del versamento dell’importo del riscatto all’INPS con quelli di un versamento equivalente nella previdenza complementare. Questo confronto aiuta a valutare quale opzione possa essere più vantaggiosa per migliorare la situazione pensionistica complessiva.

 

Prendere una decisione informata è fondamentale per garantire una stabilità finanziaria futura. Come consulente finanziario indipendente, posso guidarti attraverso questa valutazione critica, aiutandoti a comprendere i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione.

 

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