Il Nasdaq costretto a ribilanciare l’indice

Sono sicuro che non sia passata inosservata l’ultima news riguardante il Nasdaq, deciso a ribilanciare il peso delle azioni dei colossi tech di fama globale.

Che cos’è il Nasdaq-100 e perché è intervenuto?

Il Nasdaq-100 è un indice ponderato azionario delle maggiori 100 imprese non-finanziarie quotate nel mercato borsistico Nasdaq ed è il punto di riferimento per numerosi prodotti finanziari, inclusi ETF e fondi comuni d’investimento. Il peso delle diverse società che compongono questo indice è basato sulla loro capitalizzazione di mercato. Ma andiamo ora a capire il perché di questa imminente e straordinaria necessità, un’azione speciale, attuata solamente due volte nella storia prima di oggi: nel 1998 e nel 2011.

Performance Nasdaq a confronto

L’aumento delle azioni delle grandi aziende del mondo tech, in particolare Amazon, Apple, Microsoft, Google e Nvidia, è stato in gran parte associato alla loro adozione dell’intelligenza artificiale. Il boom dei rialzi di queste azioni ha determinato la miglior performance di sempre dell’indice nei primi sei mesi dell’anno, superando anche i guadagni innescati dalla bolla di Internet a fine anni ‘90. Avendo queste aziende superato del 50% del peso dell’indice, il Nasdaq deve giocare d’anticipo, intervenendo per compensare il picco delle Big Tech.

Da gennaio 2023, l’indice tecnologico ha mostrato un progresso di oltre il 42%, mentre alcune delle azioni di maggior peso, come Nvidia, Meta e Tesla, hanno compiuto un balzo del 211%, 151% e 113%. L’indice viene di norma ribilanciato su base trimestrale, nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre. Tuttavia, in situazioni come quella attuale, può avvenire un ribilanciamento speciale dell’indice prima del tempo, per preservare la sua integrità ed evitare violazioni sulle normative di diversificazione imposte dalla Securities and Exchange Commission, l’autorità statunitense di vigilanza sul mercato.

La disparità tra le performance realizzate dalle azioni Big e quelle realizzate dalla media di tutte le componenti dell’indice, appare evidente se mettiamo a confronto l’andamento del Nasdaq 100, con quello del Nasdaq 100 Equal Weighted, l’indice composto dalle medesime aziende, ma con titoli ponderati dallo stesso peso. Nel primo caso, la performance da inizio anno al 21 luglio 2023 è pari al 43,1%, contro il 25,8% registrato dall’indice equipesato.

L’obiettivo del ribilanciamento

L’obiettivo dell’intervento da parte del Nasdaq è quindi quello di far fronte ai rialzi delle Big Tech, evitando che queste azioni, possano costituire nel complesso, oltre il 50% del listino, violando in tal caso le regole di diversificazione. Per questo, un ribilanciamento speciale come quello messo in atto dal Nasdaq può essere effettuato in maniera regolamentare, per ovviare alle normative in vigore. Dunque dal 24 luglio 2023, le cinque società tech con la più grande capitalizzazione di mercato, rappresenteranno il 38,5% dell’indice, l’8,2% in meno.

Il Nasdaq inoltre, sottolinea che un ribilanciamento speciale come questo, può essere effettuato ogni volta che le società con un peso superiore al 4,5% rappresentano, nel complesso, oltre il 48% dell’indice, escludendo che sia stato causato dall’esplosione dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

 

Cosa succederà

L’effetto più importante riguarderà l’industria degli ETF. L’intervento del Nasdaq obbligherà ETF e fondi ad adeguare il loro portafoglio, vendendo azioni delle società coinvolte nel ribilanciamento e acquistandone altre.

Menu
error: Copyright, diritto d\'autore e proprietà intellettuale dei contenuti.
× Chatta con noi