La Causa Legale di LVMH a Tiffany

La causa legale di LVMH a Tiffany mira a annullare l’accordo per l’acquisizione di uno dei brand più rilevanti nel mondo del lusso. Il gruppo francese ha esposto le argomentazioni legali per abbandonare l’affare che si aggirava intorno ai 16,6 miliardi di dollari.

 

La causa legale è legata ad una performance catastrofica del gruppo americano in seguito al COVID-19. In effetti, l’effetto della pandemia si è rispecchiato anche sul prezzo delle azioni di Tiffany. Il prezzo concordato inizialmente con LVMH era di 135 dollari, ora il prezzo ha raggiunto i 116 dollari.

Valore Azione Tiffany

La Causa Legale di LVMH a Tiffany

 

LVMH, guidato da Bernard Arnault, ha sferrato il pungente attacco a Tiffany chiedendo l’approvazione legale per uscire dall’affare.

 

Il conglomerato francese ha sostenuto che le decisioni di tagliare gli investimenti di capitale e di marketing, di indebitarsi ulteriormente e di pagare dividendi in contanti nonostante la pandemia hanno modificato sostanzialmente l’azienda americana. In sostanza, per LVMH questi cambiamenti hanno portato Tiffany ad essere una società diversa da quella che la società francese aveva accettato di acquistare.

 

Detto ciò, la risposta del presidente di Tiffany, Roger Farah, non si è fatta attendere. Secondo lui, tutte le decisioni prese sono state nell’interesse esclusivo degli azionisti. Secondo i dirigenti di Tiffany, le argomentazioni di LVMH sono soltanto l’ennesimo tentativo di eludere l’obbligo contrattuale e perciò di non pagare il prezzo concordato. Per questo motivo, Tiffany ha già citato in giudizio LVMH per adempiere all’accordo prestabilito.

 

Tuttavia, i tribunali incaricati della causa  hanno permesso solo una volta ad un acquirente di annullare un accordo di fusione concordato. Di norma, i giudici sono stati scettici nei confronti dei pretendenti che sostengono che gli eventi esterni permettono loro di annullare un accordo. Per questo motivo, LVMH sta cercando di sostenere che il management di Tiffany ha violato i suoi obblighi di gestione dell’attività tra la firma dell’accordo e la chiusura dello stesso.

 

Infine, un processo accelerato è stato programmato per i primi di gennaio, anche se le due società potrebbero cercare una soluzione prima di allora.

 

 

Contributor: Andrea Panzitta

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